CAGLIARI. La notizia, diffusa dal segretario del Pd Silvio Lai, secondo cui Ugo
Cappellacci si candiderà alle elezioni politiche mettendo in crisi la Regione
con più di un anno di anticipo, ha messo in subbuglio il centrodestra. Che
vorrebbe evitare a tutti i costi lo scioglimento anticipato del Consiglio
regionale.
da La Nuova Sardegna
del 2 aprile 2012
E così negli ambienti politici ora circola una indiscrezione, pare
non nuova, su un’ipotesi alternativa: il governatore potrebbe candidarsi alle
Europee che si terranno nel giugno 2014, mentre la legislatura regionale
terminerà nel febbraio dello stesso anno.
Per candidarsi alle Europee non sono
richieste le dimissioni. Cappellacci non ha rilasciato commenti sugli scenari
elettorali e, a quanto si è potuto verificare, non ne avrebbe parlato con nessun
esponente politico. Per cui nel Pdl c’è chi teme che, non accogliendo l’ipotesi
alternativa, il presidente della giunta decida di candidarsi per il Parlamento
nazionale. E non viene escluso che egli punti alla ricandidatura alla presidenza
della Regione: si spiegherebbe anche così il suo rientro nel partito dopo sette
mesi di autosospensione e la “tregua” siglata a Cagliari con Angelino Alfano.
Alla prima carica regionale concorrono, secondo altre indiscrezioni, anche l’ex
presidente Mauro Pili e il vice capogruppo alla Camera, Salvatore Cicu. Lo
scontro è durissimo. Un Cappellacci-bis non è scontato sia a causa degli scontri
nel Pdl sia per i non buoni rapporti con gli alleati. Ma tutto potrebbe
dipendere da diversi fattori: un successo nella Vertenza Sardegna potrebbe
spingere il centrodestra a ripuntare su di lui se ci fossero riscontri nei
sondaggi.
Il coordinatore del Pdl Settimo Nizzi: «Ipotesi di candidature di Cappellacci? Ho letto
solo le indiscrezioni di stampa».