Flotta Sarda Spa, la verifica in Consiglio regionale

3 APRILE 2012
Ecco i primi dati della flotta sarda: un utile di bilancio di 700 mila euro nei tre mesi estivi dell’anno scorso, una perdita di 2 milioni nei primi tre mesi del 2012. Sono dati ufficiosi emersi ieri, vigilia della seduta della commissione Trasporti del consiglio regionale nel corso della quale l’assessore sardista Christian Solinas deve illustrare i numeri dell’esperienza della continuità territoriale fatta in casa.
La Nuova Sardegna
3 aprile 2012
 Solinas ha sinora mantenuto il massimo riserbo sui numeri Saremar e la cosa ha insospettito la politica. Che infatti, nell’ultima riunione della commissione, ha preteso (d’accordo maggioranza e opposizione) che senza notizie precise sui bilanci non è possibile andare avanti nell’esame del disegno di legge regionale sulla continuità territoriale, o almeno nella parte che riguarda i collegamenti marittimi e l’istituzione formale di Flotta Sarda Spa, partecipata al centro per cento dalla Regione. Ieri dalle maglie del riserbo sono venute fuori le prime indiscrezioni sui dati ufficiosi.

 Partiamo dall’esperienza dell’anno scorso, quando la giunta Cappellacci – per contrastare il caro tariffe delle compagnie e l’inadeguatezza di alcuni servizi – decise di scendere in campo in prima persona con la Saremar e il noleggio di due navi. Una per la linea Porto Torres- Vado Ligure, l’altra per la Golfo Aranci-Civitavecchia. Da metà giugno a metà settembre ci sarebbe stato, secondo i numeri ufficiosi, un utile di bilancio di 700 mila euro. Era un periodo di punta e i due collegamenti vennero utilizzati dai turisti e dai trasportatori soprattutto per ragioni di risparmio.

 Secondo indiscrezioni, il bilancio sarebbe stato in attivo grazie alla campagna pubblicitaria fatta dall’agenzia regionale Sardegna Promozione sui traghetti Saremar. Si parla di circa quattro milioni di euro. L’attenzione politica sui dati, che oggi Solinas dovrà ufficializzare, è concentrata anche sull’aumento di capitale, da un milione a 200 mila a 12 milioni e 700 mila. Probabilmente si tratta in buona parte della necessità di garantire gli istituti di credito rispetto al maggior impegno della Saremar. Veniamo ora ai numeri del 2012. Qui il riserbo è davvero assoluto perché una società per azioni presenta i propri bilanci nel mese di giugno dell’anno successivo. Insomma, Saremar sta ancora lavorando – come tutte le altre spa – sui numeri del 2011. Eccoci comunque all’anno in corso.



La legge, incognite politiche sulla Società per azioni 

 Da gennaio la Saremar sta coprendo la linea Olbia-Civitavecchia. L’avvio non è stato dei migliori tanto che si vocifera di una perdita di circa 2 milioni di euro. Secondo notizie ufficiose, però, già nel mese di marzo la situazione sarebbe migliorata rispetto al debutto invernale: ci sarebbe stato un trasporto giornaliero di alcune centinaia di passeggeri e di un numero adeguato di mezzi pesanti.

 Ad aprile la situazione dovrebbe migliorare ancora e nei mesi caldi del turismo la Saremar – questo è almeno l’obiettivo della giunta regionale dalla giunta – dovrebbe accumulare somme finanziarie in grado di chiudere il 2012 in pareggio.

 Certo, il progetto di Flotta Sarda non lo si può giocare solo sui numeri: l’obiettivo di garantire la continuità territoriale è politico. Ma è anche vero che il potere pubblico non può aiutare direttamente le aziende. La navigazione, forse, sarà ancora lunga.

Lotto (Pd): "Diremo sì soltanto se ci sarà chiarezza"

 «Se non ci sarà chiarezza sui dati chiederemo che l’articolo 7 della legge sui trasporti, quello sull’istituzione di Flotta SardaSpa, venga abrogato». Lo ha detto Luigi Lotto (Pd), membro della commissione che oggi sentirà nuovamente l’assessore Christian Solinas sui numeri dell’esperienza ininiziata l’estate scorsa e ripresa a gennaio. Nel preannunciare la presentazione di un emendamento soppressivo, Lotto insiste perché la commissione sia messa a conoscenza dei dati di Saremar.

 «Non vogliamo esprimere posizioni preconcette - ha detto l’esponente democratico - ma ci sono alcune cose nella proposta della giunta che non ci convincono. La prima è la possibilità di trasformare la Regione, attraverso una Spa, in un armatore a intermittenza: interviene quando scopre situazioni squilibrate, come deterrente. E vogliamo partire dai dati». Lotto ha aggiunto che dovrà essere trovata una soluzione che garantisca non gli armatori ma i sardi assegnando la regia alla Regione» e che bisogna «insistere nella partita con il governo, che, più che alla nostra continuità territorialezi, potrebbe essere interessato al destino della Tirrenia e dei suoi lavoratori».