Pd: Manca fa ricorso, Bruno chiede la svolta, tensioni sulle nomine al Banco

da La Nuova Sardegna del 7 marzo 2013
Sabato il Pd sardo tornerà a confrontarsi in direzione e il clima interno si sta già surriscaldando.
Il primo dei non eletti alla Camera, Gavino Manca, preannuncia un ricorso elettorale, il vice presidente del Consiglio regionale Mario Bruno sollecita una svolta, la federazione di Sassari con un comunicato e il segretario regionale Silvio Lai a Roma appoggiano la linea Bersani, esplode il caso del Banco di Sardegna con le voci sulle candidature del Partito democratico.
Gavino Manca. Il consigliere regionale amico di Arturo Parisi e renziano alle primarie ha annunciato che presenterà ricorso alla giunta per le elezioni della Camera dei deputati «per far valere i diritti del Pd sardo». Dopo la proclamazione degli eletti, Manca (che oggi a Montecitorio parteciperà alla conferenza stampa di Massimo Donadi del Centro democratico) ha affermato che «c’è stato un errore nell’interpretazione della legge». Il problema lo ha sollevato martedì Donadi, che punta a conquistare il posto del neo deputato sardo di Cd Roberto Capelli. Se i ricorsi venissero accolti, Manca verrebbe eletto al posto di un deputato umbro, mentre Paolo Vella del Pdl perderebbe il seggio. «Quello che non capisco – ha detto Gavino Manca – è che cosa stia facendo politicamente la segreteria del Pd sardo. Sembra proprio che le ingiustizie non finiscano mai», ha concluso ricordando di aver vinto le primarie e di essere stato invece messo in fondo alla lista.
Mario Bruno. Nell'esito del voto c’è «un’opportunità unica per il Pd: cambiare profondamente e rapidamente». Secondo l’ex capogruppo «al di là della protesta dai cittadini arriva la domanda di rinnovamento della politica e dei partiti». Per questo mi attendo un cambio di passo a cominciare dalla direzione di sabato: trasformare la protesta in proposta». Secondo Bruno è stato un errore «non investire abbastanza sul popolo delle primarie, delle quali non abbiamo rispettato l’esito, avremmo dovuto batterci di più per cambiare il Porcellum». Eppure «qualcosa di buono l'abbiamo fatta, come la conferenza programmatica, che ha fatto discutere in tutte le zone della Sardegna, abbiamo dimostrato responsabilità e abbiamo fatto anche opposizione, ma non basta». Oggi «serve una scelta di campo coraggiosa: diventare partito dei cittadini, non degli apparati».
Sassari. La federazione provinciale ha appoggiato la linea Bersani, che ha dimostrato fermezza e responsabilità , l’Italia ha bisogno di un governo ed è possibile farlo e dare inizio al cambiamento, ma nella chiarezza».
Silvio Lai e il caso Banco. Ieri il segretario regionale ha parlato in direzione subito dopo Bersani e ha condiviso la sua propostadi governo. In vista della direzione di sabato («avvieremo subito la strategia per le elezioni regionali») nel partito cresce la tensione sulla notizia, data dalla Nuova, sulla possibile candidatura dell’ex senatore Antonello Cabras alla Fondazione al posto di Antonello Arru, che andrebbe alla presidenza del Banco di Sardegna. Sul web la polemica è stata scatenata, in particolare, dall’ex deputato Guido Melis che ha parlato di contraddizione rispetto alle cose dette sul Monte dei Paschi di Siena. «Io - ha affermato Lai, che ha annunciato per oggi una nota ufficiale – sono sulla linea di Bersani: autonomia del partito dalle banche, per cui dico che questa vicenda non coinvolge il Pd». (f.per)