Lo spopolamento delle zone montane e collinari

La Cisl ha diffuso ieri un comunicato che dovrebbe far molto riflettere.

Un centro abitato di 15 mila abitanti tra il 2001 e il 2008 è letteralmente scomparso dalla carta geografica della Sardegna nel silenzio e nell’indifferenza pressoché generale. In questo arco di tempo ha assunto, infatti, le dimensioni di una cittadina lo spopolamento dei comuni sardi classificati di «montagna interna e collina interna» dall'Istat. Tra le cause più importanti: sostanziale paralisi di ogni attività economica, tasso di natalità ridotto quasi a zero, assenza di lavoro, chiusura degli uffici pubblici, esodo verso altre zone dell’isola ed emigrazione soprattutto giovanile.

Il sindacato ha chiesto alla Giunta regionale che con l’imminente manovra di assestamento di bilancio oppure con il collegato alla Finanziaria siano previsti congrui stanziamenti per il rilancio economico delle zone interne e l’avvio di una strutturale politica di recupero dei 213 comuni di montagna e collina interne.

La fotografia Istat non salva nessuna provincia dal segno negativo. La provincia di Nuoro sembra interessata da un esodo quasi biblico: tra il 2001 e il 2008 ha perso nei suoi 42 comuni di montagna e collina ben 5.148 residenti, seguita da quella di Sassari con 3.436 persone in meno registrate nei 49 comuni classificati di montagna e collina interne. La provincia di Oristano ha visto andare via da queste zone geografiche 3.083 persone, Cagliari 1.093. Dai paesi montani della provincia d’Ogliastra sono usciti 997 abitanti, 749 dal Medio Campidano, 345 dai paesi interni di Olbia-Tempio, 211 dai centri collinari e montuosi del Sulcis-Iglesiente.

Tra i 49 comuni di montagna e collina interna del Sassarese, la performance peggiore si registra a Bonorva con un esodo di 313 abitanti tra il 2001 e il 2008. Vera e propria emorragia di residenti nei 42 comuni montani del Nuorese: Bitti ha perso, in otto anni, 332 residenti, 311 Bolotana, 337 Desulo, 363 Macomer, 352 Orune.
In provincia di Oristano è Samugheo il comune che ha registrato in otto anni il record negativo: -199 residenti, seguito da Laconi con -193. In provincia di Cagliari in controtendenza Dolianova, che ha acquisito ben 1008 nuovi residenti. Nella provincia Olbia-Tempio, Berchidda (-202 abitanti), Calangianus (-190) e Oschiri (-211) guidano la classifica delle «fughe», quasi tutte verso la città di Olbia e i centri costieri della Gallura.