La politica si divide, cresce l'incertezza su Flotta Sarda Spa

10 APRILE 2012
Maggioranza divisa, opposizione all’attacco, colossali interessi economici che si intrecciano anche con la situazione politica nazionale. Il caso Saremar rischia di travolgere non solo il progetto di Flotta Sarda Spa ma tutta la parte del disegno di legge che disciplina la continuità territoriale marittima.
da La Nuova Sardegna

La giunta Cappellacci potrebbe puntare su una pausa di riflessione con la maggioranza prima che la commissione Trasporti del Consiglio regionale riprenda la verifica sui dati economici dei collegamenti estivi 2011 garantiti dai traghetti targati “Sardegna” e sui numeri preoccupanti forniti dalla stessa Saremar.

Una pausa di riflessione tutta politica perché la coalizione di governo è molto incerta su come andare avanti. Ieri il capogruppo del Pdl, Mario Diana, che ha partecipato alle ultime due sedute della commissione, ha mostrato di condividere una delle perplessità manifestate dall’opposizione. E cioé: perché il disegno di legge della giunta, caratterizzato dall’impronta del Psd’Az, prevede regole diverse per la continuità territoriale aerea e per quella marittima? «È una distinzione – ha spiegato Diana – non molto chiara». E il presidente della commissione Trasporti, Matteo Sanna (Fli), ha confermato che l’esame dell’articolato riprenderà solo dopo che saranno convocati sia il vertice di Saremar per i chiarimenti sui numeri, sia gli armatori privati sulla futura disciplina dei collegamenti.

Da parte sua, Luigi Lotto (Pd) critica apertamente l’operato della giunta: «Non comunicando la lettera di Saremar che conteneva l’allarme sui conti – ha detto Lotto – l’assessore Christian Solinas ha mancato di rispetto alla commissione consiliare, che ha tra i suoi compiti anche quello del controllo». Di fronte a questa situazione politica ingarbugliata, il presidente Ugo Cappellacci e l’assessore Solinas hanno ribadito di voler andare avanti, sia con la nuova fase Saremar per i collegamenti con la penisola sia col progetto di Flotta Sarda Spa. Per farlo, però, devono far approvare la legge e hanno quindi bisogno di ricompattare il centrodestra.

Le incognite sono molte, una delle quali viene dal Psd’Az: perché silenzio assoluto su un tema che è il cavallo di battaglia del partito e del gruppo? Silenzio che non può essere spiegato solo con i pessimi rapporti tra Cappellacci e il leader dei 4 Mori, Giacomo Sanna.

Il disegno di legge è diviso in tre parti. Una riguarda la continuità territoriale marittima, che viene affidata al libero mercato ma con una possibilità di intervento per la Regione attraverso una società per azioni (totalmente regionale) denominata Flotta Sarda Spa: subentrerebbe a Saremar (da privatizzare per i collegamenti con le isole minori) nei momenti di emergenza: o per calmierare le tariffe o per coprire servizi lasciati sguarniti dai privati. Il Pd ha presentato un emendamento soppressivo del progetto Flotta Sarda Spa. E ha manifestato con Lotto «forti perplessità» sulla gestione tutta sarda della continuità: «Le spese devono essere coperte anche dallo Stato».

Qui si intrecciano questioni rilevanti. Il governo Monti, col ministro Passera, punta a risolvere la questione Tirrenia salvando società e personale. Una gara sarda sarebbe troppo rischiosa per la Cin che ha rilevato la compagnia di navigazione? E quanto pesa l’incognita europea sul bando per l’acquisto?

Un’altra parte del disegno di legge è sul trasporto pubblico locale, l’ultimo articolo (sinora l’unico ad essere stato approvato) sulla nuova disciplina regionale della continuità territoriale aerea: in questo caso oneri di servizio e, nel caso, bando di rilevanza comunitaria. (Filippo Peretti)