8 APRILE 2012
L’emergenza sociale e quattro scioperi generali in tre anni hanno convinto Ugo
Cappellacci che forse è meglio trattare con il sindacato. Il dialogo tra il
presidente della Regione e i segretari di Cgil Cisl e Uil è ripreso a Villa
Devoto con l’obiettivo comune di convincere Mario Monti ad aprire a Palazzo
Chigi non solo «tavoli tecnici» (a proposito, nessuno sa che fine abbiano fatto
visto che dovevano dare le risposte già un mese fa) ma anche un «tavolo
politico».
da La Nuova Sardegna
Cappellacci ed Enzo Costa (Cgil), Mario Medde (Cisl) e Francesca
Ticca (Uil) si rivedranno ancora il 16 e il 18 aprile. Per una partita che,
secondo i sindacati, dovrà essere risolta entro la fine del mese. «Il presidente
della giunta – ha spiegato Costa – deve dirci con assoluta chiarezza se riesce o
no a trovare la disponibilità di Palazzo Chigi per un confronto a tutto campo
sulla Vertenza Sardegna».
«Non vogliamo fare – gli ha fatto eco Medde – altri
viaggi della speranza: andiamo a Roma non per riaprire dibattiti ma per avere
risposte. Se il premier non crede al nostro grido d’allarme, faccia come il
presidente Napolitano e venga ad ascoltare la voce della Sardegna che soffre».
L’azione del sindacato non è rivolta solo contro Monti. «Contro la crisi – ha
detto Medde – anche la Regione deve fare la propria parte, ad iniziare da un
piano straordinario per il lavoro, un piano mirato sui giovani e su coloro che
hanno perso l’occupazione».
«Alla giunta - ha incalzato Costa – chiediamo una
svolta in tutti i campi, dall’eccelerazione della spesa comunitaria alla
politica per le imprese e lo sviluppo finalizzata anche alla creazione di nuove
opportunità do lavoro». Dopo il vertice di questa settimana, la riunione del 16
servirà a Cappellacci e ai sindacati per mettere a punto i contenuti
dell’incontro con Monti. I temi sono noti e sono stati indicati anche dal
Consiglio regionale con il documento unitario che ha chiesto il «tavolo
politico» allargato alle forze sociali: vertenza entrate, fondi Fas,
infrastrutture a carico dello Stato, riconoscimento dello status di insularità,
sostegno del governo alle vertenze industriali territoriali dell’isola.
L’incontro a Palazzo Chigi – è meglio chiarirlo – non è né fissato né previsto.
«Il presidente della giunta deve dimostrare di essere ascoltato», ha affermato
Medde. E Cappellacci è chiamato anche a fare il punto sui «tavoli tecnici»: Cgil
Cisl e Uil hanno chiesto a Cappellacci di avere da Roma le schede aggiornate. La
riunione del 18, sempre a Villa Devoto, riaprirà invece il confronto interno
sulle competenze della Regione. Si parla del piano straordinario per il lavoro,
delle politiche settoriali (ad esempio il sindacato critica la giunta per non
essersi ancora dotata di un documento sullo sviluppo industriale), degli
interventi contro la povertà e di assistenza alle famiglie.
L’obiettivo del
sindacato è di chiudere accordi con Monti e Cappellacci entro aprile. «Dopo –
hanno detto all’unisono Costa e Medde – sarebbe troppo tardi: si entra in una
nuova e lunga fase di campagna elettorale». E Cgil Cisl e Uil, se la
concertazione devesse saltare di nuovo, assumerebbero altre iniziative»